Osservando i dipinti del Canaletto e del Bellotto, noti vedutisti veneziani del ‘700, si nota che sui tetti veneziani spuntavano una infinità comignoli.

Questi comignoli, o camini oppure ancora fumaioli come dir si voglia, soprattutto nei secoli passati formavano una vera e propria selva sui tetti sia dei palazzi più importanti sia sulle case del popolo.
Costruiti in tempi tanto diversi si innalzano in una infinità di forme: a forma di guglie, di pinnacoli, di torri multiformi dai colori caldi e in sintonia con l’architettura dei palazzi e delle epoche di costruzione.

Fortunatamente molti di questi comignoli sono sopravvissuti ai secoli e ancora oggi allietano la vista del visitatore attento e curioso.